Fuori dalla tana, Willy

Da mercoledì 24 giugno comincio a presentare il mio romanzo, edito da Mursia, “Chi ha bisogno di Willy”. Prima tappa a Busto Arsizio, in un giorno speciale

Fuori dalla tana, Willy. Nei giorni scorsi, Tania Gandola di Vivieco104 ha colto un filo importante di “Chi ha bisogno di Willy“, il romanzo pubblicato da Mursia. È la storia di un lockdown, che viene interrotto da un bambino. Una fuga volontaria, che poi diventa una ricerca.

Willy è un giallo, che si colora quindi di attualità dopo quello che abbiamo passato con il lockdown del Covid. E anche in questo caso un’alleata speciale, che chiede però a sua volta aiuto c’è: è la natura.

Sono trascorsi alcuni anni dalla stesura di Willy e mi sorprendono queste e altre coincidenze. Come la prima uscita, in un tempo ancora di eventi contingentati, ma caratterizzati anche da una gran voglia di ritrovarsi e di respirare la cultura: bisogna infatti prenotare (e ricordarsi di annullare, se non si può più). Ecco come

Un primo filo è che l’esordio sia nella mia città (mercoledì 24 giugno alle 21, con la giornalista de La Prealpina Angela Grassi) capace di organizzare un programma culturale proprio per ripartire dopo l’isolamento con il Covid: qui trovate tutte le informazioni e anche il desiderio espresso dal vicesindaco Manuela Maffioli.

Non molti giorni dopo, il 10 luglio mi trovo con la giornalista e scrittrice Emanuela Signorini a Samarate alle ore 20, nel giardino di Villa Montevecchio, dove un’associazione  (E20Dversi) ha voluto imbastire una serie di incontri dedicati ai libri. Quand’ero ragazza, io andavo in questa villa a sentire lezioni di filosofia e ho partecipato a un incontro meraviglioso, quello di un giornalista gentiluomo come Alfio Caruso.

Questo è l’inizio ed è un inizio emozionante. Il debutto per me si carica di un ulteriore significato, perché il 24 giugno è la patronale per la mia città. Ovvero San Giovanni Battista. L’onomastico del mio nonno Giannino, che ci (a me e mio padre) dettò sommessamente il titolo del primo libro che ho fortissimamente voluto pubblicare: “Quando il nonno prese per il naso il re” (Nomos).

Fuori dalla tana, Willy. Che quasi quasi esco anch’io.