Il potere di un foglietto che svela l’anima
In questo periodo “Chi ha bisogno di Willy” ha ricevuto diverse, preziose recensioni. Oggi sono andata a leggere dal vivo quella della libreria Mondadori ad Arona
“Chi ha bisogno di Willy“, il mio romanzo edito da Mursia, ha ricevuto diverse, preziose recensioni. Una aleggiava da settimane sui social e sono riuscita solo in queste ore a gustarla dal vivo, il che per me era importantissimo.
Per differenti ragioni, tutte connesse e non in ordine di valore: insieme, sono irresistibili per me.
La prima, era sul mio lago. O meglio sul nostro lago, mio e di Willy: il lago Maggiore.
La seconda, in una libreria: la Mondadori di Arona, all’inizio del corso, uno degli angoli più suggestivi per me di questa città che ho attraversato e respirato tantissime volte nella mia vita. Anche nei miei viaggi verso la collina.
La terza: è scritta su un post-it, posato su Willy in vetrina. Io preferisco chiamarlo foglietto, perché è in italiano e perché mi rimanda a un’altra leggerezza, quella delle foglie: lievi e tangibili, entrambi.
La delicatezza accompagna questo gesto, e appartiene a Monica, che si prende cura in modo così creativo della sua libreria. Lì da lei ho dovuto comprare tre libri… ordinati dallo stesso Willy e presto ve ne parlerò.
Ecco, la leggerezza oggi mi sembra così potente, più che mai. Il potere di foglietto, fragile e ricco di pennellate sotto forma di parole, appare in questa vetrina: svela l’anima di Willy, la tiene tra le dita, cerca di farla volare come una farfalla, ma lei resta lì, a sorriderti.